sabato 26 dicembre 2009
LEZIONE DI SCRITTURA CREATIVA 2: IL LABIS LINGUISTICO
FILASTROCCOLA
Era un pò stancolo
il buon maritolo,
lascia il veicolo,
va all'autogrill.
La moglie seguelo
sgranchir volendosi,
non avvertendolo:
"tanto sto qua!"
Torna il maritolo
piuttosto gongolo,
nell'abitacolo
avvia il motor.
Prosegue il viaggiolo
vicin credendola
il suo tesorolo,
il suo tesor.
Ma a un certo puntolo
si gira indietrolo
e non vedendola
lui si bloccò.
"Non torno indietrolo
sennò mi impegolo
nel gran gomitolo
del trafficon.
Adesso io chiamolo
il poliziottolo
così gli chiedolo
un gran favor."
E il buon maritolo
al poliziottolo
gli dice:"Trovalo
il mio tesor!"
Questi accontentalo
prende il binocolo
e dice:"Eccola,
la vedo, è là!
Il suo tesorolo
è all'urbs di Romolo
e lei da mongolo
sen va a Cantù."
sabato 19 dicembre 2009
NECRONOMICON, Fr. 666
Lustro di Dio, Superbia fu per Te rovina.
Misero, nelle ree viscere, ma libero!
Satan, exorire!
La notte si protrae grazie a Te, o mia regina,
Grazie a Te la libidine nell'uomo, e il fuoco.
Lilith, exorire!
Ululano i demòni, e unito a lor v'invoco:
Lumina hominum, rex reginaque, exorimini!
domenica 13 dicembre 2009
Se questo è un uomo
A molti,individui o popoli,può accadere di ritenere,più o meno consapevolmente,che "ogni straniero è nemico".Per lo più questa convinzione giace in fondo agli animi come una infezione latente,che si manifesta solo in atti saltuari ed incoordinati,e non sta all'origine di un sistema di pensiero.Ma quando ciò avviene,quando il dogma inespresso diventa premessa maggiore di un sillogismo,allora,al termine della catena,sta il Lager.Esso è il prodotto di una concezione del mondo portata alle sue conseguenze con rigorosa coerenza.Ma uccidere un uomo come essere biologico richiede un dispiego di forza notevolissimo,perchè l'uomo è,egli stesso,una macchina perfetta,capace,salvo danni irreversibili,di auto-ripararsi.Uccidere un uomo come essere animato è ben più semplice poichè raramente è così forte da superare le offese più gravi;comunemente egli si veste della dignità,dell'umanità,della famiglia,dell'amicizia e spogliato di tutte quelle vesti si stimerà nulla e allora diverrà malleabile al volere altrui e la morte diverrà quasi un suo privilegio.Chi vive in tali condizioni ed ha quei pensieri non è più un uomo ed ucciderlo sarà estremamente facile.Questa condizione non umana di vita,comune a ogni deportato,venne raggiunta attraverso una serie di consuetudini insensate,comico-grottesche,miranti allo sberleffo,alla perdita di dignità.Il mondo del lager fu un mondo tristemente silenzioso;la comunicazione era impedita dall'incomprensibilità di lingue diverse,dall'assenza stessa di pensieri e di scelte da fare.E qual'è peggiore condizione che l'assenza di libertà?La fame,la sete,il freddo,la fatica,le ingiurie,le percosse e le urla dei tedeschi,il ritmo stentato delle marce e delle ridicole canzonette,le interminabili attese,la mancanza di Dio caratterizzavano le ore diurne del lager;la nostalgia della vita precedente quelle notturne.Inferno e Purgatorio e mai Paradiso,insomma.Eppure,in questa vita non vita,in quella morte non morte,uomini seppero ingegnarsi con i più svariati stratagemmi per uscire vivi da quei recinti di filo elettrico spinato a raccontare al mondo ciò che l'uomo fu in grado di fare all'uomo.
Scrittura creativa(monologo)
martedì 8 dicembre 2009
QUANDO HO APERTO GLI OCCHI
Il marito Jim dopo qualche anno di matrimonio muore di tumore.Tutti erano consapevoli che prima o poi sarebbe morto...soprattutto la coppia stessa di sposi. Jim, che amava pazzamente Julie,non era preoccupato al pensiero di morire, ma soltanto al pensiero che sua moglie avesse dovuto passare il resto della vita da sola,e avesse dovuto superare il dolore senza di lui.
Per questo commissiona che a Natale,dopo la sua morte, le venga portato a casa uno scatolone con dentro una commovente lettera scritta dal suo defunto marito e un piccolo cucciolo di cane,che avrebbe dovuto stare sempre al suo fianco per vigilarla,amarla,proteggerla.
Dopo anni e anni sola,Julie con il suo ormai gigante cagnolone e con tanta voglia di ricominciare, capisce che deve rifarsi una vita,che deve ricominciare a vivere di nuovo anche sentimentalmente come Jim avrebbe voluto.
Comincia così a frequentare un uomo,che pur essendo un ragazzo davvero stupendo,non era ciò che lei voleva.
Frequentò per un po’ costui,ma ad un certo punto ella capisce che il suo migliore amico Mike,nonché migliore amico di Jim,il suo ex marito , prova qualcosa che va oltre l’affetto tra amici nei suoi confronti.
Ed è proprio quando lei capisce di ricambiare i suoi sentimenti che comincia ad avere paura...in fondo egli è sempre stato l’amico fidatodi Jim..come avrebbero potuto fargli un simile torto?
Paure,angosce,titubanze di una donna che ha fatto di tutto per lottare contro il proprio destino e di quello del marito emergono in questo fantastico libro.
Julie alla fine..sceglierà di stare con l’uomo che non riesce a renderla felice o con Mike,ossia la persona per cui prova un qualcosa di davvero forte?
Riuscirà a essere di nuovo felice come si merita ?
Al nucleo centrale vi si avvinghiano le vicende dei personaggi secondari,alcune di queste molto divertenti ed ironiche,per un finale mozzafiato...
domenica 6 dicembre 2009
giovedì 26 novembre 2009
Haiku...scrittura creativa 1
che vibrante tempesta
inverno dentro
. . .
Nuvole nere
pioggia incessante
l'arcobaleno
. . .
Tic tac tac tic...clok
un salto nel futuro
gesto funesto
sussulto improvviso
cupo silenzio
mercoledì 25 novembre 2009
Lezione di scrittura creativa 1: l'haiku
Questo haiku è dato dalla composizione di quattro, in cui il primo pentasillabo di uno costituisce anche l'ultimo del precedente. Per questa peculiarità l'haiku è ciclico, cioè può essere letto in contiuazione senza cognizione di inizio o di fine:
CADUCHE FOGLIE
CHE DANZANO SUL VENTO.
PLACIDA NEVE
LE SPOGLIE LOR SEPPELLE.
VERDE BARLUME
DAL BIANCOGRIGIO SPICCA.
FESTA IN GIARDINO:
LA PRIMAVERA.
CADUCHE FOGLIE...
HAIKU UNIVERSALE
Per questo invece dovrei pagare i diritti di copyright ad Adriano, ma chi se ne frega, lo pubblico lo stesso:
IL MERO NIENTE.
IL PANTOCREANTE FLUTTO.
IL NERO TUTTO.
HAIKU HORROR
Questo è il mio preferito. Notare il sistema di allitterazioni:
FOLLE ASSASSINO.
LA SUA LAMA SIBILA.
LACRIME E SANGUE.
HAIKU ROSA
Non sapevo se potevo, ma sono arrivato a toccare anche questo genere letterario:
LUNGHI SOSPIRI.
SOSPIRI E POI GEMITI.
E POI SOSPIRI.
HAIKU FANTASY - HAIKU GIALLO
Questi due non hanno un gran valore letterario. Ma sono divertenti, leggete qua:
IL MIO ROVELLO.
L'ANELLO DEL POTERE.
IL MIO TESSSORO...
PENSA, SU, PENSA...
MA CERTO, ORA HO CAPITO!
E' IL MAGGIORDOMO.
lunedì 23 novembre 2009
domenica 4 ottobre 2009
I Bottoni di Napoleone
Dopo lunga latitanza rieccomi a voi con l'avvento del genere saggistico in questo blog con "I bottoni di Napoleone".Mi sembra opportuno darvi una breve definizione di saggio:testo prosaico tendenzioso dove è posta una tesi da dimostrare con argomentazioni.Dunque non mi soffermerò in delucidazioni sulla trama,poichè un saggio non racconta una storia,nè sulla tecnica narrativa adottata che,come è prerogativa di ogni saggio,è semplice e sistematica per abbracciare -e convincere- il maggior pubblico possibile.
"I bottoni di Napoleone" è un saggio di divulgazione chimica.Come è ribadito dal sottotilo "Come 17 molecole hanno cambiato la storia" il suo obiettivo è dimostrare che il mondo microscopico ha avuto -ed ha- enormi influenze su quello macroscopico.Obiettivo complicatissimo perchè ognuno di noi è convinto che i grandi avvenimenti siano addotti da altrettanto grandi cause ,convinzione che ci fa essere molto scettici nei confronti del libro.Per questo motivo i due chimici Penny Le Couteur e Jay Burreson-autori del saggio-hanno dedicato un'ampia introduzione per inizializzare i lettori alla rivoluzionarietà dei contenuti e lo fanno narrando l'episodio de "I bottoni di Napoleone" il cui cedimento sarebbe stato causa della disfatta dell'esercito francese nella campagna militare in Russia.Dopo questo shock sarete ben pronti per i 17 capitoli successivi,uno per molecola,di cui vengono narrate origini,chimica e influssi sulla storia.Molecole aromatiche del pepe,noce moscata e chiodi di garofano;acido ascorbico;glucosio;cellulosa;molecole dei nitroderivati;seta e nailon;fenoli;isoprene(gomma);molecole dei coloranti;farmaci miracolosi;molecole della pillola anticoncezionale;molecole della stregoneria;morfina nicotina e caffeina;acido oleico;sale;clorocarburi;molecole contro la malaria.Questo è l'elenco delle molecole responsabili dei maggiori mutamenti della storia.Dopo un libro del genere osserverete il mondo con occhi diversi:gli occhi di un chimico!
venerdì 2 ottobre 2009
RACCONTI DEL TERRORE di Edgar Allan Poe
All'interno di ogni libro, almeno UN riferimento ad altri libri c'è. E' questo il bello della lettura, che diventa così una ricerca, un immenso flipper in cui tu sei la pallina e vieni sballottato qua e là dalla tua voglia di conoscere. Solo che non esiste punteggio, e nemmeno "game over". Il rimando a Poe è stato da me rinvenuto in un libro di Stephen King (e di chi altri se no). Come ogni libro che si rispetti, "Racconti del terrore" di Edgar Allan Poe, comincia davvero da... diciamo male. Tanto che la mia solita (stolida) presunzione, più o meno verso pagina vetisette, mi ha portato a esclamare:"Diventerò qualcuno!". Ma arrivato a pagina trecentoventidue, la mia baldanza spirò, letteralmente trucidata dai fendenti inferti da ogni racconto, capolavori di "terror" e di "brevitas" forgiati con la minuziosa cura che può appartenere solo a uno scrittore della fama di Edgar. Ci sono racconti di scarso interesse, a volte insopportabili per la loro troppa lunghezza e per la pesantezza stilistica che caratterizza lo scrivere poiesco. La maggior parte (quella che conta) però, rasenta quella che noi esseri umani chiamiamo "perfezione". Ogni singola parola, ogni singola scelta di stile, di lessico, di sintassi, di interpunzione, mira ad un unico fine: l'angoscia del lettore, che finisce per credere (seppur in parte) ad ogni storia che viene raccontatagli, per ragionare sulle reali paure, sovracostruzioni, a volte malattie che affliggono la psiche dell'uomo. E' forse per questo che Poe è considerato uno dei padri dell'horror moderno e uno dei maggiori esponenti di questo magnifico genere letterario il quale a breve mi stuferò definitivamente di recensire, ma che non mi stancherò mai di leggere. E di scrivere.
P.S.:Non comprate il libro in figura (costa 8 euro e contiene pochi racconti). Cercate le raccolte più grandi e più economiche. Tanto è morto e non ci guadagna nulla.
sabato 26 settembre 2009
SCHIOCK! (Ipnosi progressiva)
"Sei pronto?" "Quando vuole, dottore." "Bene, allora...procediamo. Cosa vedi?" "Dune di sabbia mi si moltiplicano davanti, a perdita d'occhio. Comincio a sentir caldo...ma non è il sole a provocarlo. In alto, nel cielo, due dragoni infuocati, l'uno bianco, l'altro rosso, si scannano senza posa. Il bianco precipita poco lontano da me. La terra trema e il cielo si sta oscurando. Il drago cremisi è sempre lì, cristallizzato nello sfodo nero. Sorride... Ogni singolo granello di sabbia ora fluttua a mezz'aria, rendendo anche me sospeso in una snervante attesa. Questi corpuscoli stanno lentamente (ma inesorabilmente) trasformandosi in corpi. Insetti. TROPPO grandi.Insetti schifosi!! Sono su di me! AIUTO!!!!Uhuhuhuhuh..."
"(Che sia ipnosi progressiva? Che questa sia la sua ultima esistenza terrena e abbia visto...non oso pensarlo...la vita oltre la morte?) Rilassati, Mattia, è solo una visione. Ora proverò di nuovo a farti rivivere un frangente della tua vita passata. Sperando che funzioni, stavolta...ci sei?" "Si." "Schiock. Racconta." "Lo stesso deserto, la stessa calura, gli stessi dragoni che inscenano laloro battaglia apocalittica...è ancora il rosso ad avere la meglio. Oh, no! Dottore, faccia qualcosa! Schiocchi le dita! Schiocchi le dita!" "Sta calmo, Mattia, è solo un sogno!" "Che dolore! Mi stanno uccidendo!!" "Chi è sotto ipnosi non può percepire il dolore!" "Schiocchi le dita! Questo è un INFERNO!" "Ma.." "Mi sbottoni la camicia, dunque!" Il dottore, alla vista di tutte quelle punture grondanti di sangue misto a pus..."...Schiock! Svegliati, Mattia." Ma quello non dava segni di vita. "Ora chiamo un ambulanza.(Aspetta...chi crederebbe mai a questa storia? Chi non incolperebbe me di questo orrore?)"Dottore..." biascicò Mattia, mentre gli veniva somministrato l'eterno sonnifero.
mercoledì 23 settembre 2009
Bloody Xmas (Rosso Natal)
Ero disteso supino, al buio. Legno duro mi inscatolava. Improvvisamente avvertii una sorta di richiamo... il cuore palpitava; una nuova forza prorompeva in me. Sfondai la prigione di legno e mi ersi sulla terra bagnata. Ora comincio a ricordare, si...
La brezza notturna mi carezzava il viso. Le luci notturne rallegravano la città, ma di certo non me. Eppure adoravo il Natale, da bambino... particolari. Avevo una GRAN FAME. E' stato come se mi brontolassero le vene. Presto mi accorsi di come mi guardavano gli altri: in quegli occhi leggevo terrore, in quegli altri addirittura ribrezzo. Ero sporco, e allora? Avevo una fame tale che avrei volentieri mangiato il lupo, nonna e cappuccetto comprese. Con stupore mi sorpresi a pensare che queste ultime mi allettavano anche più del lupo. Cappuccetto rosso... ROSSO! Che fame che avevo! E dovevo avere anche una brutta cera, proprio brutta, per sortire questo effetto sulla gente. Ad un certo punto persi il controllo di me. Vedevo le mie mani afferrare una fanciulla e i miei denti affondare nel suo collo. Banchettavo col suo sangue...! ROSSO... Ora su quei volti c'era ostilità. Odio. Erano troppi per me, tanto da costringermi alla fuga. Proiettili (per fortuna non d'argento) mi perforavano il corpo. In altri tempi mi avrebbero ucciso. Trovai scampo da quella turba inferocita in questa chiesa, durante la celebrazione della messa di Natale. Mi segnai con la croce e poi... poi non ricordo più nulla. A parte l'annebbiamento dei sensi e la catartica, cauterizzante, palingenetica, quasi detergente sensazione di calore e liberazione... Inoltre mi pare di aver provato dolore ai denti, come se si stessero ritirando. Ma non credo che questo c'entri molto. E' davvero tutto. Posso andare ora? Ehi, ehi... fermi! Cosa volete farmi con quel paletto?!
martedì 22 settembre 2009
NOTORIETA'
ANNO 2000
22 GIUGNO
"Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Come ti chiami?" "Tom Ners, padre." "Bene, Tom. Di cosa vuoi chiedere perdono al Signore?" "Comincerò dal principio: ho sempre voluto entrare nel mondo dello spettacolo, e i continui provini mi hanno un po' allonatanato dalla mia..." "Suvvia, Tom, non preoccuparti. Prosegui." "... dalla mia famiglia. Loro me lo rinfacciavano sempre, volevano che cercassi un lavoro stabile; ma io ci credo nei sogni sa, padre? Perseveravo nei miei tentativi ma nulla valse. Per me era un pallino fisso, più importante anche della mia stessa vita. Ma Shirley e Noemi erano la mia vita! Sighsigh..." "Su su, fatti forza Tom. Dimmi tutto, sfogati." "In TV spesso si vedono i genitori delle vittime di omicidio, allora io, per stare in quella fottuta SCATOLA RUMOROSA DEL CAZZO! Ahahahah, sighsighsigh..." "Che hai fatto?" "Le ho uccise, padre, mia moglie Noemi e mia figlia Shirley. Per qualche giorno sono stato bersagliato dai mass-media. IO, il disperato padre di una ex-famiglia. Ma, lo sa bene, non esiste il delitto perfetto; tutto scoppiò come una bolla di sapone. Ma almeno posso ben dire di aver realizzato il mio sogno!".
Il prete non aveva mai sentito una storia simile, da nessun carcerato. Cosa era disposto a fare un uomo, per notorietà! Lo assolse da tutti i suoi peccati, e se ne andò.
Tom venne scortato al patibolo da due guardie. Mentere sentiva le ossa del suo collo spezzarsi, pensò che quella confessione non l'avrebbe mai sottratto al fuoco dell'Inferno...
ANNO 2302
13 MARZO
69esimo anno dall'inizio del quarto conflitto mondiale
Tv: "Buona sera, qui Roby Tod.E' stato rinvenuto in Re... Street 19 un cadavere privo di lesioni! La scientifica dichiara che potrebbe trattarsi di morte naturale. Un caso del genere non si verificava dal 2288..."
lunedì 21 settembre 2009
Libri di Stephen King
Gli occhi del drago Voto: 8.5
Duma Key Voto: 9-
Misery Voto: 9
IT Voto: 9
Mucchio d'ossa Voto: 7+
L'ultimo cavaliere Voto: 8--
Cujo Voto: 8-
STEPHEN KING
Esistono recensioni su autori? Se no, eccovi la prima. Recensire un autore è dura e difficile, come recensire la Bibbia o una guida ai vini d'Italia. Eppure mi sento pronto a farlo perché lui, Stephen King, è senza dubbio il mio autore preferito, lo zio americano che periodicamente, da quando avevo undici anni, viene a farmi visita per raccontarmi (superbamente) le sue storie. Storie simili ai maglioni di lana lavorati dalla nonna: costituite da una trama semplice i cui spessi fili sono facilmente percorribili, intessute con un estro imputabile solo a chi della parola ne ha fatto un sogno e poi una professione. Storie che come maglioni ti avvolgono tutto. Maglioni particolari che possono donarti uno splendido calore come un freddo molesto che rompe indisciplinato il passaggio a livello dei muscoli e delle ossa e si lancia selvaggiamente sull'autostrada dell'anima cercando di creare più scompiglio possibile. E la polizia riesce a prenderlo solo quando le auto della scuderia "i mostri non esistono" sono state tutte sistemate a dovere. Così sono le storie delo zio Steve. Belle, si, ma inquietanti. Lui è il primo che tratta l'horror con naturalezza, cinismo, sarcasmo, ma in somma verismo. E' questo il motivo del suo grande successo.
Tutto questo ditirambico sproloquio non serve solo a celebrare uno che dei miei complimenti non se ne fa gra che, ma anche per annunciare pubblicamente che non recensirò mai un suo libro! Un po' per abulica pigrizia, un po' perché quasi tutti i suoi romanzi sortiscono in me il medesimo effetto. I titoli coi voti numerici basteranno...
mercoledì 16 settembre 2009
MADAME BOVARY di Gustave Flaubert
"Madame Bovary". Mai avuto intenzione di acquistarlo. Forse per una vaga eco che questo titolo mi faceva rimbombare nella testa, un'opera teatrale, probabilmente tragica. Sarà per il nome femminile che il mio imperituro maschilismo ha sempre trasformato in un'inquietante porta cigolante con su scritto:" Don't read me". E' vero: chi disprezza vuol comprare, ma io non ho mai osato far fuori la mia paghetta per qualcosa che avrebbe potuto non piacermi.
L'incontro con questa speciosa donna francese è avvenuto per caso. Lei se ne stava seduta tranquilla e polverosa su uno scaffale della casa in vacanza, probabilmente lì dimenticata dal precedente inquilino (qual pessimo amante!). La presi, la accarezzai, e lei mi si aperse, completamente: cominciò a narrarmi la sua storia dicendo, più o meno, le testuali parole (che non credo mai oblitererò dal mio cuore): "Sono nata a Rouen, un piccolo borgo di campagna distante mezza giornata di calesse da Parigi. Oh, Parigi... Lì (a Rouen, intendo) ho trascorso la mia infanzia con mio padre, predendomi cura della casa e talvolta aiutandolo nella fattoria. Poi è arrivato quel Carlo, mio marito, l'uomo che mi ha rovinato la vita trascinandomi con sé in una trappola di noia e mediocrità a cui ho trovato scampo solo con la morte!
Volevo uscirne, provare nuove esperienze, viaggiare, e fare tutte quelle cose belle che si fanno nei miei amati libri. Ho cercato di occupare tutta me stessa abbandonandomi a Dio, ma molte volte sono sprofodata nella perdizione a causa dei miei ripetuti adulterii. Il pensiero di questo o quell'altro uomo, il pensiero di ciò che non potevo ottenere, il pensiero di Dio, che per certo non mi avrebbe voluto con sé dopo la vita (infatti eccomi qua!) mi ha portato ad un crollo emotivo, una esasperazione che a volte sfociava nella malattia, a volte nel compimento di azioni sconsiderate. Sai, ho scialacquato tutta la dote di famiglia in sciocchezzuole che i facevano sentire una donna distinta e raffinata, come agognavo essere in realtà.
Le trappole si andavano moltiplicando: alla noia e all'insoddisfazione si aggiunsero la morsa dei debiti e le continue bugie, che non riuscivo più a sostenere e a portare avanti. A quel punto, meglio la morte. Mille volte meglio. Almeno posso raccontare la mia storia, posso sfogarmi, aiutando così la gente a non commettere i miei stessi errori. Grazie. Per questo poco tempo, mi hai fatto rivivere." Quando si accasciò tra le mie braccia non feci nulla. Non una lacrima, non una parola. Ma dentro di me avvenne qualcosa: la grande matita del mio maschilismo si temperò un poco e scrisse nel mio animo, in modo indelebile, la storia di questa donna meravigliosamente viva, bella , intelligente e ambiziosa che, solo a causa dei tempi in cui è vissuta e della società in cui era inserita, non è riuscita a realizzarsi.
venerdì 11 settembre 2009
La biblioteca dei morti
Questo romanzo ha inizio nell’anno 782,in una vecchia abbazia sull’isola di Vectis(Inghilterra),quando i monaci accolsero Octavus,un bambino dai capelli rossicci,dalla pelle biancastra e dall’aria affamata.Il ragazzino rimaneva in disparte da tutti e aveva sempre lo sguardo fisso nel vuoto.Ma un giorno il piccolo Octavus prende una pergamena e un calamaio e inizia a scrivere un’infinità di nomi affiancati da date.Nomi in varie lingue anche lingue sconosciute.Un enorme elenco inquietante. Questo romanzo ha inizio il 12 febbraio 1947 a Londra quando un membro del governo,Winston Churchill prende una decisione che lo tormenterà giorno e notte sino alla fine dei suoi giorni.Cercando di proteggere quello che quei semplici uomini avevano scoperto.Non erano semplici resti di un’antica biblioteca di monaci ma era la scoperta che avrebbe portato alla fine del mondo.Decisione atroce ma necessaria. Questo romanzo ha inizio il 10 Luglio 1947 a Washington quando il presidente della prima bomba atomica,Harry Truman,scopre un segreto che,se divulgato,causerebbe un enorme panico fra la popolazione mondiale.Un segreto celato al mondo al fine di non causare un incredibile disastro.Un segreto antichissimo ma altrettanto vicino. Questo romanzo ha inizio il 21 maggio 2009 a New York, quando il giovane David Swisher riceve una cartolina anonima da Las Vegas,sulla quale c’è una data affiancata da una bara.L’indomani muore.La stessa sorte colpisce altre sei persone.Sei persone con una sola cosa in comune.Destino crudele e morti inaspettate. Questo romanzo è cominciato e tutti noi ci siamo ancora dentro ma non lo sappiamo.Perchè nulla è casuale.Perchè tutto è già stato previsto.Perchè nulla e nessuno può cambiare il destino.Perchè il nostro destino e quello di tutta l’umanità è già stato scritto.Ma il destino di ogni uomo fortunatamente è sepolto nell’oscuro silenzio.
venerdì 4 settembre 2009
*Un Segreto Nel Cuore*
Un Segreto Nel Cuore di Nicholas Sparks
La vita può continuare dopo la morte della propria moglie,dopo un tragico divorzio e dopo aver ucciso,anche se accidentalmente,una persona?Miles,sostenunto dall'amore per il figlio Jonah,cerca di andare avanti,nonostante la voglia di sapere chi ci fosse al volante la notte in cui sua moglie Missy era stata investita gli rende la vita un inferno.Sarah,riconoscendo da buona insegnante in Jonah dei problemi,si offre di aiutarlo,finendo per condividere con Miles qualcosa che va oltre il comune affetto per per il bambino.Brian,invece,si troverà di fronte alla famiglia della donna che ha investito e,nel confessare la sua colpa,romperà nuovamente gli equilibri della vita di Miles,ferendo non solo lui ma anche la persona che ama di più al mondo,sua sorella Sarah.Sembrerà strano,ma il personaggio in cui ci si può più facilmente identificare è Brian.A tutti è capitato almeno una volta nella vita di trovarsi davanti ad un bivio e di non sapere che strada scegliere perchè fare una qualsiasi scelta avrebbe voluto dire far soffrire qualcuno,cambiare la vita di qualcun altro,sentirsi responsabili per tutte le future conseguenze.E a tutti è capitato di starsene lì,incapaci di riuscire a scegliere e di stare male nel tenersi tutto dentro,finendo così per rovinarci lunghi o brevi momenti di vita nell'attesa di capire quale sia la cosa giusta da fare.Ma non tutti,al contrario di Brian,riusciamo a trovare il coraggio di assumerci le proprie responsabilità e fare la cosa giusta.
mercoledì 2 settembre 2009
La città della gioia (Dominique La Pierre)
Mi rendo conto di quanto siamo piccoli di fronte a tali persone che hanno il coraggio di andare alla scoperta di una quotidianità così diversa dalla nostra ma, allo stesso tempo, così ricca d’ amore, solidarietà e fratellanza.
L’autore del libro ha davvero vissuto il viaggio nella città di Calcutta e tra tante cose scrive di essere stato nella casa che Madre Teresa aveva battezzato “Il Dono d’Amore” ed è proprio lì,davanti a quella casa, che vi era appeso un manifesto con dei versi che proprio lei aveva scritto. Questi dicevano:
La vita è un’opportunità,coglila.
La vita è bellezza,ammirala.
La vita è beatitudine,assaporala.
La vita è un sogno,fanne una realtà.
La vita è una sfida,affrontala.
La vita è un dovere,compilo.
La vita è un gioco,giocalo.
La vita è preziosa,abbine cura.
La vita è una ricchezza,conservala.
La vita è amore,godine.
La vita è un mistero,scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza,superala.
La vita è un inno,cantalo.
La vita è una lotta,accettala.
La vita è una tragedia,afferrala corpo a corpo.
La vita è un’avventura,rischiala.
La vita è felicità,meritala.
La vita è la vita,difendila.
Madre Teresa
"Mille splendidi soli"
Laila e Mariam,due giovani ragazze,due vite molto diverse,ma accomunate dalla brutale realtà che affliggeva e che affligge tutt'oggi il mondo afgano.In un periodo a noi recente,quando la guerra faceva strage di innocenti vite umane,le poche restanti erano infelici per qualche disgrazia...ma le più infelici erano proprio le donne,che non avevano nessun ruolo all'interno della società e che con l'arrivo dei talebani sono state costrette ad abbandonare ogni minima speranza di autonomia e libertà.Nel caso di Laila e Mariam,come del resto in altre migliaia di circostanze,dopo aver subito il tragico lutto dovuto alla perdita dei genitori, sono state costrette a sposarsi pur di non morire nella miseria e per poter risultare almeno esistenti all'interno di una società corrotta e maschilista,carcerando a vita i loro sogni e le loro aspirazioni senza più alcuna via d'uscita...
Ma nonostante tutto la speranza di poter vivere la vita da loro sempre sognata è l'ultima a morire e quindi attraverso dure lotte,impossibili rinunce e infinite sofferenze alla fine riusciranno a concludere in tranquillità la loro vita, però per sempre segnata dal dolore,ma con una nuova luce di viva speranza.
"Non si possono contare le lune che brillano sui tetti ne i mille splendidi soli che si nascondono dietro i suoi muri",quelli di una patria macchiata dal sangue e dal dolore di mille innocenti.
martedì 1 settembre 2009
*Le Pagine Della Nostra Vita*
Le pagine della nostra vita-Nicholas Sparks
… un altro libro che mi ha colpito sin dal titolo e essendo la seconda volta che un titolo mi colpisce e che il libro mi stupisce.. inizierò a fidarmi di me stessa un po’ più spesso.. comunque sia il libro racconta di due ragazzi Allie e Noah che si conoscono durante una magica estate e si innamorano perdutamente. Dopo le vacanze la loro storia sembra destinata a finire;infatti lui è un umile operaio di paese, e lei essendo una ricca signorina di città deve seguire e soddisfare i voleri della famiglia. Passano gli anni, passa la guerra, Noah e Allie conducono due vite completamente diverse, ma il filo che li univa sembra non essersi spezzato poiché Allie, prima di sposarsi, decide di andare nel paese dove ha lasciato un pezzetto del suo cuore per capire se la strada che sta seguendo(cioè quella di unirsi a Lon in matrimonio) è quella giusta. E in effetti capirà molte cose... Già dal principio conosciamo la fine in quanto ci vengono presentati loro due da anziani, marito e moglie. Lei è malata, non ricorda nulla se non durante brevi attimi di lucidità in cui ritorna al presente grazie agli sforzi di Noah che pazientemente, ogni giorno, le racconta la storia della loro vita. Una vita fatta di così tante gioie, conquistate così duramente, che non può essere dimenticata, non deve essere dimenticata, un amore grande come il loro vale ogni sforzo e si appaga del più piccolo gesto. Allie e Noah si innamorano e dopo anni si ritrovano per stare insieme. E sarà così per sempre. Questo libro mi ha colpito in quanto leggendo e capendo che ogni tanto Allie si ricordava del suo amato nonostante la malattia, vuol dire che in fondo in fondo l’amore ha il potere di far ricordare tutto anche in situazioni come queste, dove la memoria viene man mano cancellata dalla malattia…
mercoledì 26 agosto 2009
LA CITTA' DEI VAMPIRI
Conoscere un valido scrittore di horror alternativo ai già noti Poe, Lovecraft e King, è stata la ragione che mi ha mosso all'acquisto di questo romanzo, che campeggiava nella vetrina della libreria, accattivante sia per la copertina, in cui un manichino senza testa fa sfoggio di giacca e cravatta intrisi di sangue, che per il retrocopertina, popolato delle più che lusinghevoli recensioni delle più illustri riviste. Insomma, il presagio del successo della mia ricerca. E invece no. L'intera opera appare come un thriller imbottito di sesso e sangue del tutto fini a se stessi in cui i vampiri entrano in scena solo a tre quarti dello spettacolo. Ma un risvolto della medagia c'è: l'autore, Simon Clark, adotta nuove trovate letterarie molto interessanti, che divertono e catturano il lettore, come ad esempio l'assenza della voce narrante che descrive i pensieri dei personaggi. A questa mancanza sopperiscono (pensate un po')i pensieri stessi di ciascuno, che differiscono dal resto della narrazione per i caratteri in corsivo e per i modi proprii di ogni protagonista. Interessante è anche la nuova versione che l'autore fornisce riguardo l'origine dei vampiri: il dio del tuono Thor rianima i caduti dell'esercito vichingo e, baciandoli a uno a uno, conferisce loro poteri sovrannaturali, predestinandoli così a spodestare il Cristianesimo (la nuova religione)riportando alla ribalta le antiche divinità nordiche. La fusione tra religione e mitologia, l'atavico disegno che accomuna i quattro protagonisti, l'atmosfera apocalittica e il linguaggio crudo e realistico, fanno di questo romanzo, insomma, un bel romanzo. Ma se come me cercate un horror, cercate altrove. E se invece cercate soltanto un buon libro, ancora una volta, cercate altrove: neanche una settimana della nostra vita, per quanto longeva essa sia, va sprecata nella lettura di un libro che, la vita, non la migliora.
domenica 9 agosto 2009
La chimera - Sebastiano Vassalli
Chissà, forse è solo un’illusione, “il rumore” c’è sempre stato. E trascina con sé paura, paura del presente, per cui la soluzione più comoda per attenuarla è cercare qualcosa di inesistente, qualcosa di immaginario, proprio come la chimera.
venerdì 7 agosto 2009
Bikini-James Patterson
Sono proprio questi i veri criminali psicopatici..loro non hanno nulla a che vedere con i classici criminali di tutti i giorni che sono smossi dalla paura,dall’odio o dalla gelosia.Loro non provano alcun sentimento,essi sono animati da una libidine del tutto particolare:il brivido del delitto.
Henri Benoit,il nostro protagonista,sceglie come sua prima vittima Kim Daniels,modella che sfilava per costumi da bagno.
Ed è proprio un bikini che le fu messo addosso prima che venisse ammazzata..
Henri infatti non si accontenta di uccidere..lui prepara veri e propri filmati che venderà poi ad un’enclave di ricchi che si nutrono di questo genere di brividi.
Alla scomparsa della modella più invidiata di Maui ,un ex poliziotto si trova a scrivere un articolo su questa misteriosa sparizione e da del tutto estraneo si troverà a fare i conti con una vicenda troppo grande e complicata.ll killer ha scelto lui per completare il suo disegno:quello di essere conosciuto da tutto il mondo.
Il povero Ben Hawkins si troverà così costretto ad ascoltare la vita di questo psicopatico..le ragioni che lo smuovono a commettere omicidi e i sentimenti e le emozioni da lui provate in ogni istante.
In questo racconto che fa venire i brividi è presente sempre una videocamera..che accompagna il nostro assassino in ogni suo delitto.
Il libro di Henri verrà mai pubblicato??e soprattutto..ci sarà una fine a questa interminabile catena?
martedì 4 agosto 2009
*Ricordati Di Guardare La Luna*
domenica 26 luglio 2009
< Tre Tazze di Tè >
lunedì 20 luglio 2009
Il Profumo
sabato 11 luglio 2009
* Le Parole Che Non Ti Ho Detto*
di Nicholas Sparks
Theresa Osborne, giornalista di Boston, divorziata, madre di un dodicenne, durante una vacanza, raccoglie sulla spiaggia una bottiglia contenente un messaggio. "Io sono qui per amarti per stringerti tra le braccia sono qui perche non c’è nessun altro posto in cui vorrei essere…” . Garrett, l'uomo che la firma, ha perso la donna amata e le strazianti parole del suo messaggio inducono in Theresa una strana curiosità lei cerca di capire chi è questa figura maschile misteriosa e romantica che è continuamente turbata da emozioni che non riesce a frenare né a esaminare. Theresa, grazie anche ad alcune fortunate coincidenze, si avventura in una località turistica della costa alla ricerca del protagonista di quest'amore infelice. Sospinti l'uno verso l'altra, Theresa e Garrett s'incontrano e tra loro sboccia una grande, travolgente passione, che tuttavia non è al riparo dalle tempeste della vita. Un libro struggente, che risplende dell'intensità, della fragilità e della forza dei veri sentimenti, una storia densa di speranza e di poesia, pervasa della magia che avvolge i segreti sentieri del cuore. Un racconto che mette in noi la fiducia nel fato, nella capacità di coloro che sanno amare veramente di riconoscersi e di incontrarsi, non importa dove, non importa quando... Un libro pieno d'amore, di parole emozionanti intrise d'amore e di dolore… parole che mi hanno fatto piangere durante la lettura… ma parole che c'insegnano che l’amore è eterno e duraturo…