martedì 28 aprile 2009

Narciso e Boccadoro

di Herman Hesse

Ecco la storia di una splendida amicizia tra Narciso, monaco destinato alla carriera religiosa, e Boccadoro, artista esuberante che è attratto da tutto ciò che è vita. La loro vicenda si svolge nel lontano Medioevo. Narciso è un giovane maestro del convento che è dotato di una meravigliosa capacità di intuito (grazie alla quale riesce a capire il vero talento di Boccadoro). Boccadoro, invece, scolaro inviato in monastero dal padre al fine di purificare l’anima peccaminosa ereditata dalla madre, è il suo opposto. L’attrazione reciproca tra i due è spontanea ed immediata. Boccadoro considera Narciso un esempio da seguire per intraprendere la vita monastica alla quale crede di essere destinato. Narciso però, percepisce (come detto prima) il vero talento di Boccadoro, e si accorge che egli non è fatto per una vita di ritiro e preghiera. È proprio il monaco a far comprendere al ragazzo che il suo posto non è il monastero e che non potrà mai diventare un contemplatore né un uomo religioso. Così Boccadoro lascia il convento e la vita di meditazione e di spiritualità per un’esperienza totalmente diversa. Viaggia per il mondo e scopre la sua natura di artista brillantemente intuita dal nuovo amico. I due personaggi rappresentano il contrasto tra spirito e natura, sono il simbolo dei diversi aspetti della nostra personalità. Entrambi cercano di realizzare la propria vita ma con sistemi diversi, seguendo il proprio modo di essere. La religiosità di Narciso e la frivolezza di Boccadoro non sono sufficienti a soddisfare questa ricerca in quanto l’uno utilizza solo lo spirito e l’altro solo i sensi. Forse manca un equilibrio, quella giusta dose per vivere pienamente e con soddisfazione. Oppure è necessario imparare che ciascuno deve vivere secondo la propria natura e realizzarsi con essa.

3 commenti:

  1. Trovo che questo libro sia molto interessante...fa riflettere su alcuni aspetti della vita stessa,come ad esempio che ognuno deve seguire la propria strada e vivere secondo la sua natura....

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  2. La libertà non è fare ciò che si vuole, ma seguire con criterio le inclinazioni della propria natura. I libri parlano: questo dice tanto e tu lo hai ascoltato pazientemente. La tua recensione è stata per lui una risposta, per me una bella sorpresa.
    Brava e continua così.

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