giovedì 18 novembre 2010

IL RITRATTO DI DORIAN GRAY


Sostando un giorno del 1884 nello studio di un amico pittore,ad Oscar Wilde si mozzò il fiato vedendo posare davanti al cavalletto un giovane modello dalle fattezze incantevoli.Disse:”Che peccato che una creatura di tale gloriosa bellezza un giorno debba cominciare ad invecchiare!”.Il pittore replicò:”Che delizia sarebbe se potesse rimanere sempre come ora,e al suo posto invecchiasse il ritratto!”.L’idea non si cancellò dalla mente di O.W. che,a distanza di sei anni,tradusse questa sua esperienza in uno dei ritratti letterari più noti della storia:”Il Ritratto Di Dorian Gray”.Scrivo “tradusse” perché la trama del romanzo ricalca perfettamente la reale esperienza di O.W. e perché i tre – il pittore,l’intellettuale,il modello –,trasposti nelle figure di Basil Hallward,Lord Henry Wotton e Dorian Gray,sono gli unici del romanzo,tra i capisaldi del Decandentismo Europeo nonchè del nascente movimento estetizzante inglese.L’ipocrisia delle istituzioni politiche ed ecclesiastiche e,ovviamente,dell’alta società inglese,nata nelle età post-napoleonica e romantica,matura durante l’era vittoriana,e trova la più concreta reazione nel nuovo movimento estetico,il cui archetipo era già stato fornito da John Keats (che nell’Ode ad un’urna greca scrisse :” Il Bello è Verità,la Verità il Bello,-questo è tutto/Quanto sappiamo in Terra,e tutto ciò che bisognamo conoscere “ ),poi sviluppato da John Ruskin,A.C.Swinburne,Walter Pater e infine ripreso da Oscar Wilde che gli dà una connotazione più fortemente edonistica.Con la speranza di non venire accusato di aver infranto il copyright,riporto i seguenti passi del romanzo : “La Bellezza è una forma di genio,è più elevata,in realtà,del genio,perché non ha bisogno di spiegazioni.E’ uno dei grandi miracoli della vita […].Non si può mettere in dubbio.E’ sovrana per diritto divino.Rende prìncipi coloro che la possiedono […]Ah!Goda della sua giovinezza mentre la possiede.Non butti al vento l’oro dei suoi giorni ascoltando gente noiosa,cercando di migliorare un fallimento senza speranza o sciupando la sua vita con gli ignoranti,la gente comune e volgare.Questi sono gli scopi malsani,i falsi ideali della nostra epoca.Deve vivere!Vivere la vita meravigliosa che è in lei!Non si lasci sfuggire nulla.Non si stanchi di ricercare sensazioni nuove.Non abbia paura di nulla…Un nuovo edonismo:ecco ciò di cui ha bisogno il nostro secolo.Lei potrebbe diventarne il simbolo visibile.Con la sua personalità,non c’è cosa che non potrebbe fare.Il mondo le appartiene per una stagione…” ,che meglio di mille altre parole rendono il senso del nuovo carpe diem edonistico Wildiano e del trionfo dell’arte sulla realtà,nella guerra del "doppio" che vedrà morti suicidi Dorian Gray e,con lui,la realtà.

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